La Terapia cognitivo comportamentale ha due aree specifiche d’intervento, una è la relazione dove tramite la Sistemica relazionale si modificano quelle derive che possono generare problemi comportamentali, l’altra è la Psicologia animale che utilizzando tecniche di psicoterapia guida il cane verso un cambiamento interno e volontario. Le motivazioni e l’emozioni sono le leve che permettono l’intervento di Recupero.
La terapia cognitivo comportamentale si avvale della Zooantropologia per quella che riguarda la sfera relazionale tra gli adopters e i cani e della Psicologia animale che con le tecniche di Psicoterapia modifica dall’interno i comportamenti indesiderati.
Le sue aree d’intervento sono la relazione, modificandone le dinamiche che portano a derive sempre fautrici di problemi comportamentali e l’area delle motivazioni, emozioni e i meccanismi che permettono un apprendimento voluto e non obbligato.
Considerando che l’obiettivo è quello di lavorare per il benessere animale e la piacevolezza relazionale non va sottovalutato l’aspetto che questo approccio propone; sia l’uomo sia l’animale hanno peculiarità diverse che non producono superiorità dell’uno sull’altro ma costruiscono la biodiversità come elemento a cui riferirsi per crescere insieme.